domenica 10 maggio 2015

OPTICAL ILLUSION RULES

La regola base per imparare a vestirsi bene è quella di valorizzare i propri punti di forza e minimizzare i propri difetti, e questa regola dovrebbe essere tenuta sempre bene a mente.

Un modello universale di abito che stia bene a tutti non non esiste. Ognuno di noi ha proporzioni e caratteristiche diverse, di conseguenza le linee che valorizzano varieranno da persona a persona.

Per riequilibrare proporzioni non proprio perfette ed enfatizzare l'unicità del proprio corpo, possiamo servirci delle regole del design relative all'illusione ottica, grazie alle quali possiamo riuscire ad ottenere comunque una figura armoniosa.

Modificare le proprie forme e proporzioni diventa quindi possibile!

Kim Kardashian ha un fisico particolare, un corpo a clessidra esasperata caratterizzata da una vita sottilissima che accentua ancor di più le sue forme già voluttuose.

A seconda di ciò che indossa può sembrare appesantita e volgare oppure semplicemente molto femminile.




Nella foto di sinistra indossa un abito scuro accollato con un'alta cintura in vita e scarpe con fascette alla caviglia.

Osservandola notiamo che questo insieme non la valorizza affatto: il vestito molto accollato e le spalle arricciate aumentano visivamente il suo busto, mentre l'alta cintura lo accorcia, la lunghezza del vestito termina nella parte più ampia del polpaccio, inoltre le alte fascette alla caviglia rendono le sue gambe tozze.

L'hanno consigliata male. Questo abito scelto senza criterio accentua e peggiora molte sue caratteristiche fisiche. E' un abito sbagliato per lei.

Nella foto a destra Kim indossa un abito chiaro, una tonalità neutra che illumina molto il suo incarnato.

Nulla è lasciato al caso: lo scollo a V allunga e snellisce il suo tronco; la leggera arricciatura delle maniche riequilibra le proporzioni tra fianchi e spalle, riducendo visivamente il busto; il drappeggio evidenzia la sua vita sottile senza spezzare la figura; l'abito termina nell'incavo del ginocchio; le scarpe scollate, nella giusta tonalità di nude, allungano visivamente i suoi polpacci, slanciando tutta la sua figura.

E' un abito giusto per lei, un insieme che la valorizza al massimo.

La scelta degli abiti non può essere quindi lasciata al caso ma deve essere fatta con criterio.

Questa foto che ho trovato in rete raccoglie esempi di come, a parità di capi, scolli, lunghezze e proporzioni diverse, facciano la differenza.




Giudicate voi!








sabato 2 maggio 2015

THE SKINNY FLARE JEANS

Nuova stagione, nuovo jeans. Dopo anni di skinny quest'anno mi è venuta voglia di un paio di jeans dal modello un po' diverso. La scelta è ricaduta sui jeans scampanati, un po' anni '70, modello che per la verità, non ho mai amato molto.

Non è stato facile trovarne un paio che si adattasse al mio biotipo, tutti mi facevano irrimediabilmente le gambe grosse (sigh!). Non mi sono scoraggiata e dopo prove e riprove finalmente da Zara ho trovato il "mio" modello flare: un jeans a vita medio-alta, stretto nelle cosce fino al ginocchio e poi svasato. Il modello si chiama "skinny flare" e questo, in particolare, ha un nome poetico, the Dreamer.


Felice del mio acquisto mi sono però resa conto quasi subito che i jeans flare sono meno facili da abbinare degli skinny.

Innanzitutto devono essere inevitabilmente portati con i tacchi alti perché più sono lunghi più la "zampa" risulta accentuata e bella. La scarpa viene quindi coperta completamente dai jeans il cui orlo sfiora praticamente terra. Anche il sopra, top o giacca che sia, deve avere le giuste proporzioni per avere un aspetto moderno.

Ecco alcune delle proposte che mi sono piaciute di più tra quelle trovate in rete.





La stylist Rachel Zoe è da tempo molto affezionata a questo modello e di solito lo abbina a t-shirt lunghette e giacche di proporzioni ridotte.







Prossimo acquisto obbligatorio: una lunga t-shirt dallo scollo a V.

Baci!
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